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ven 01 Aprile 2022

Per la tradizione dei Presepi di Pasqua un concorso fotografico

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  • ven 01 Aprile 2022
Per la tradizione dei Presepi di Pasqua un concorso fotografico

Si può partecipare da qualunque parte di Puglia

CANOSA DI PUGLIA - Mancano poche settimane alla Santa Pasqua 2022. Dopo le due vissute in piena pandemia, l’associazione italiana “Amici del Presepio” di Canosa di Puglia ha pensato a far vivere il momento religioso con il concorso fotografico “Presepi di Pasqua”. Ideato e organizzato dall’associazione, vuole far riscoprire una tradizione che si è persa: il presepe pasquale. Una consuetudine meno diffusa rispetto a quella del Natale, ovvero della nascita di Gesù, ma amata e seguita in tutta Italia. Varie le città pugliesi che lo allestiscono ognuno con legami delle tradizioni locali.

Con l’arrivo della Quaresima, periodo di preparazione alla Risurrezione di Cristo, insieme con sacrifici e fioretti e riti religiosi, c’è un modo originale e interessante per trascorrere il periodo di attesa di questa festività in famiglia, all’insegna dell’armonia e dell’unione. La rappresentazione del presepe pasquale vuole infatti ricordare visivamente quanto accaduto circa 2.000 anni fa. Fa rivivere giorno dopo giorno la vita di Gesù.

Ed è qui che nasce l’antica tradizione che vuole che il presepe non venga fatto solo a Natale, ma pure a Pasqua, come rappresentazione della Passione e della Risurrezione di Gesù. Infatti, nell’impianto scenografico del presepe di Pasqua vanno allestite le scene (meglio diorami) de: l’ultima cena, Gesù nell’orto del Getsemani, Cristo giudicato da Pilato, la crocifissione, alcune tappe della Via Crucis, la morte, la sepoltura e la Risurrezione. La decorazione è complessa in quanto realizzata in più scene con le statuine in ceramica, le case, le palme, i fondali, ecc. proprio come nel classico presepe natalizio. Le scene devono essere progressive nel corso della Quaresima, ovvero settimana dopo settimana, ci deve essere una sorta di “work in progress” della scenografia, fino a giungere al culmine con la risurrezione di Cristo.

Partecipare è molto semplice. Basterà inviare le foto del “Presepe di Pasqua” (è consigliato l'invio di 2 immagini in buona risoluzione: una panoramica e una su un dettaglio) entro le ore 24 del 10 aprile 2022, Domenica delle Palme. Nei giorni seguenti verranno pubblicate in un album fotografico sulla pagina social Aiap Sede Canosa di Puglia per dare inizio le votazioni, che scadranno alle ore 24 del 24 aprile 2022 nella domenica della Divina Misericordia.

Le foto dovranno essere inviate tramite email ad aiapcanosadipuglia@virgilio.it, con indicazione del nome e cognome dell'autore o degli autori dell'opera, città, provincia, e-mail, indirizzo e numero telefonico. Ulteriori informazioni sull’iniziativa “Racconta le emozioni del tuo Presepe di Pasqua con Foto” sono pubblicate sul sito web di Canosa presepi dove sono anche pubblicati regolamento e scheda di partecipazione. I primi tre Presepi di Pasqua che avranno ottenuto più “mi piace” vinceranno un Uovo di Cioccolato.

Sarà un modo non solo per prendere parte a un gioco e divertirsi, ma pure di condividere un'esperienza, una passione e soprattutto diffondere e far conoscere una tradizione tanto antica. I più antichi risalgono intorno alla prima metà dell’Ottocento.

Tra le città dove questa tradizione è già realtà c’è ad esempio Taranto dove c'è l'usanza di esporre la processione che avviene la notte tra il giovedì e il venerdì mattina con i “perdoni”, le varie statue della Via Crucis e la Madonna Addolorata. A Sant’Agata di Puglia e a San Severo, invece si usa ricostruire scene della Passione con statuine che raffigurano, ad esempio, l’arresto e il processo con Pilato, Caifa, i Gran Sacerdoti, la Crocifissione e schiere di angeli che festeggiano la Risurrezione.

A San Vito dei Normanni, invece, questa tradizione è arrivata nel 2009 grazie a monsignor Antonio Rosato che volle raffigurare le scene della Passione di Cristo in una delle chiese sanvitesi più importanti. Spesso la realizzazione è affidata ad artigiani e persino scenografi per renderla il più reale possibile.


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