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Energia rinnovabile, crediti agevolati alle pmi

  • In BARI
  • ven 01 Aprile 2022
Energia rinnovabile, crediti agevolati alle pmi

La Giunta regionale ha modificato le misure di agevolazioni

BARI - La Regione Puglia aiuterà le piccole e medie imprese locali che vogliano realizzare impianti di energia da fonte rinnovabile. La svolta ecologica allo scopo di puntare verso l’autonomia energetica delle imprese è stata prevista dalla Giunta regionale che ha modificato le misure di agevolazione per rispondere al fabbisogno delle aziende.

Si tratta di un pacchetto di nuove linee di indirizzo reso necessario dalla crisi energetica determinata dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina e dalla lunga congiuntura economica negativa, legata alla pandemia prima e alla guerra poi. Previsti aiuti sino ad un massimo del 60% dei costi.

In particolare, lo strumento agevolativo rivolto alle imprese micro, piccole e medie noto col nome di Titolo II Capo 3 e Capo 6 che favorisce lo sviluppo delle attività economiche delle Pmi facilitandone l’accesso al credito, grazie alle modifiche, per la prima volta, darà alle imprese la possibilità di presentare un programma di investimenti che preveda la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile, come unico intervento. Sarà possibile installare all’interno dell’azienda impianti eolici, solari (con tutte le tecnologie), macchine frigorifere a fonte geotermica (refrigeratori o pompe di calore) e impianti di produzione di energia termica o elettrica a biomasse (liquide, solide o gassose).

Alle precedenti agevolazioni si aggiunge anche la sovvenzione diretta: il 35% di premialità per le piccole imprese e il 30% sulle medie. Si tratta di un sostegno a fondo perduto calcolato sul costo degli impianti. La premialità aggiunta al contributo sul montante interessi consentirebbe di raggiungere il 45% di agevolazione per le piccole imprese e il 35% per le medie. Inoltre sono agevolabili anche le spese per i sistemi di accumulo integrati dell’energia (storage) e per la realizzazione di stazioni di ricarica di veicoli elettrici e ibridi ad uso esclusivo delle imprese che propongono il progetto. Le percentuali del contributo totale aumentano di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 15 punti per le piccole imprese. Quindi la sovvenzione complessiva raggiunge il 45% per le medie imprese e il 60% per le piccole. Tutto ciò è possibile perché, per le agevolazioni in forma di garanzie, si applica la nuova Carta degli Aiuti approvata dalla Commissione Europea per la programmazione 2021-2027, che ha innalzato i massimali.

L’attenzione per l’economia circolare è garantita pure alle imprese impegnate nella produzione di compost o nel trattamento di rifiuti speciali. Possono essere agevolate le Pmi che si occupano del “trattamento che precede lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi speciali solidi o non solidi” e dello smaltimento dei rifiuti di amianto; per i Contratti di Programma e i Pia sono ammissibili anche le imprese impegnate nella produzione di compost oltre che nel “trattamento che precede lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi speciali solidi o non solidi”. Con l’incentivo si potranno realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per il proprio consumo, senza dover compiere altri lavori, e ricevere un’agevolazione.

A presentare le novità sono stati l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, il direttore del Dipartimento Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio, e il direttore generale di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito.

Per la Puglia si tratta di un ulteriore produzione di fonti di energia rinnovabili che, ad oggi, la nostra regione produce in totale (comprese le fonti non rinnovabili), il 64,5% di energia in più rispetto alla necessità. La nostra regione vanta anche il primato nazionale per energia eolica e fotovoltaica con il 34% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. replique montre


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