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Due aree pubbliche saranno dedicate a due importanti figure storiche

  • In BARI
  • ven 11 Marzo 2022
Due aree pubbliche saranno dedicate a due importanti figure storiche

Si tratta di don Cosimo Stellacci e dell’ex sindaco Arcangelo Pastoressa

BITONTO - Due aree pubbliche di Bitonto, prive di denominazione, saranno presto intitolate a don Cosimo Stellacci e ad Arcangelo Pastoressa, sindaco della città negli anni del dopoguerra. Ad approvare l’iniziativa è stata la Giunta comunale con due distinte deliberazioni.

Piazzetta don Cosimo Stellacci è la denominazione che avrà l’area a verde che delimita il campo sportivo intitolato a Mario Licinio, compresa tra via Palmiro Togliatti e via Pietro Stallone. Un modo per ricordare la figura straordinaria di un sacerdote nato a Bitonto nel 1942, prese i voti all’età di 25 anni, fu parroco per tanti anni a Santo Spirito e a Bitonto nella chiesa di Sant’Andrea, nonchè direttore della Caritas Diocesana di Bari-Bitonto per più tre anni (sino al 1995), molto amato dalla comunità e ricordato per l’amore per il prossimo, quindi poveri, infelici, sconosciuti, e tutti coloro che vivono ai margini della società. Morì nel 1998 all’età di 56 anni

Sarà invece dedicata ad Arcangelo Pastoressa l’area ubicata davanti all’ingresso principale della Villa comunale, compresa tra viale Giovanni XXIII e via Quattro Novembre. Pastoressa, nato nel 1886 a Bitonto, fu alla guida della città prima come Commissario prefettizio dal 1942 al 1944, dopo il 12 aprile 1945 tale carica si trasformò in quella di sindaco, ruolo che ricoprì sino al 1946 per tornare a dirigere la città dal 1952 al 1953. Nella sua carriera politica fu anche consigliere comunale dal 1914 al 1919 e dal 1946 al 1952, antifascista e comunista convinto (tanto da essere sorvegliato durante il ventennio) fu soprannominato il “sindaco galantuomo”. Esempio carismatico di onestà, di capacità intellettuali e amministrative, di umanità e di fermezza, forse dovuti alle sue umili origini in quanto figlio di contadini, da sempre è esempio per la città. Tra gli eventi storici a lui legati, si ricorda che fu lui ad annunciare la notizia della fine della Prima Guerra mondiale. Scomparso all’età di 84 anni nel 1970, trent’anni dopo fu deliberato dalla Giunta comunale l’intitolazione di una strada, chissà perché rimasta solo su carta. Dopo circa 20 anni ora è realtà.


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