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FabLab del Poliba e MarTA insieme con un progetto per i non vedenti

FabLab del Poliba e MarTA insieme con un progetto per i non vedenti

Saranno realizzati in 3D reperti del museo e dotati di sensori tattili

TARANTO - I reperti del Museo Archeologico nazionale di Taranto (MArTA) saranno duplicati per diventate protagonisti dell’estensione della fruizione dei beni culturali anche a chi ha una diversa abilità. Per realizzarli ragazzi e ricercatori del Fab Lab del Poliba, con sede a Bitonto, hanno utilizzato la stampante 3D.

La tecnologia va dunque incontro ad un’esigenza e contribuiscee all’inclusione sociale. E’ il caso dell’iniziativa “Cross the Gap” per superare il divario di chi non vedente o ipovedente non può avere un museo a misura. Il tatto è sicuramente uno dei sensi più utilizzati da chi non ha più la vista, ma ha pure lo svantaggio di mettere a rischio le opere d’arte, soprattutto se antiche e di valore inestimabile e in nessun modo recuperabili.

C’è chi ha trovato la soluzione realizzando dei modelli sfruttando la scansione e la stampa tridimensionale e arricchirli di una funzione speciale attivata con il tatto. Il laboratorio di fabbricazione digitale e coworking, Fab Lab del Politecnico di Bari, ha messo in vetrina a Roma al “Maker Faire 2021” il progetto che sta riscuotendo molto interesse. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ad una collaborazione con il MarTA al fine proprio di rendere accessibile e inclusivo il museo di Taranto a persone con disabilità o difficoltà specifiche. Si è quindi pensato di realizzare reperti archeologici del MArTA in 3D. Le riproduzioni potranno così essere utili alla creazione di un percorso museale tattile, allestito accanto a quello tradizionale, dedicato a ciechi e ipovedenti, rendendo accessibili al tatto i valori testimoniali in essi racchiusi e il loro significato storico-culturale-artistico.

Le opere realizzate in 3D, saranno colorate con vernici capaci di trasmettere corrente a bassissima tensione a schede elettroniche, appositamente programmate, che permetteranno di attivare l'audio descrizione delle opere sottoposte al tatto dell'utente. Al movimento tattile sull'opera dunque, si unirà la descrizione audio in tempo reale.

Il progetto e i prototipi realizzati, presenti nello spazio dedicato e presidiato dai ricercatori e studenti del Fab Lab Poliba (coordinatore e responsabile, prof. Nicola Parisi) alla IX edizione dell’evento europeo dedicato all’innovazione, “Maker Faire Rome 2021”, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma ha suscitato, sin dalla giornata inaugurale (8 ottobre), grande interesse e curiosità.

Tra i 250 espositori (makers, imprese, istituzioni, scuole, università e centri di ricerca) e spazi dedicati all’agritech piuttosto che al foodtech, al digital manufacturing, alla robotica, all’intelligenza artificiale, alla mobilità, all’economia circolare alla salute, all’IoT, al recycling e alla data science e al design thinking, c’è il FabLab Poliba che oggi è un punto di riferimento sui temi dell'avanzamento tecnologico interdisciplinare nei settori della formazione e della ricerca rivolgendosi al mondo della scuola, dell'università, degli istituti culturali e dell'impresa, oltre che all'intera comunità metropolitana e regionale. Sostiene l'innovazione e la cultura digitale applicata al potenziamento delle risorse del nostro territorio, proponendosi come incubatore per la crescita e la competitività e mettendo a disposizione tutta la componente umana con il suo know how, gli spazi e le attrezzature.


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