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Il Kursaal Santalucia sarà “Casa delle Arti e dei Suoni”

  • In BARI
  • mar 22 Giugno 2021
Il Kursaal Santalucia sarà “Casa delle Arti e dei Suoni”

Riaperto lo storico teatro dopo un lungo restauro

BARI - Bari riconquista un altro teatro chiuso da più di 10 anni di cui gli ultimi due (per la precisione 22 mesi) dedicati al restauro. Si tratta del Teatro Kursaal Santalucia, progettato nel 1927 e diventato patrimonio della Regione Puglia nel 2012. Esempio del liberty italiano, si sviluppa su tre piani. Il piano terra e il primo piano il teatro vero e proprio che tornerà ad ospitare eventi di cinema-teatro con 400 posti, palcoscenico e platea attrezzati e dotati di sistemi tecnologici moderni e sedute smontabili in automatico. Al secondo piano la sala Giuseppina che è stata utilizzata come sala ricevimenti pure per matrimoni per la presenza di affreschi e stucchi, mentre il terzo piano lo spazio roof-garden è stato trasformato nella “Sala cielo”, spazio espositivo con pavimento in lastre a specchi, copertura in acciaio e Etfe (materiale plastico trasparente in etilene tetrafuoroetinele), infissi con inserimento di piume e vetrate sul mare.

Così rinnovato diventerà “Casa delle Arti e dei Suoni” già dalla stagione artistica 2021/22 tornando alla piena fruizione pubblica. Con l‘apertura al pubblico di un luogo simbolo della città di Bari e della Puglia, dopo la realizzazione del progetto di restauro, partito nel 2019 e sviluppato direttamente da Regione Puglia in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, il Kursaal è il quarto teatro che viene riaperto e restituito alla città in circa sei anni.

Il restauro è stato effettuato con eccezionale qualità restituendo pezzi sconosciuti, insieme con una installazione di arte contemporanea sulla terrazza. Con la riapertura a settembre della “Casa delle Arti e dei Suoni”, insieme con i teatri “Petruzzelli”, “Margherita” e “Piccinni” si completa il cosiddetto “miglio dei Teatri” baresi. Pur mantenendo il suo aspetto antico è stato modernizzato. Il teatro fu progettato nel 1924 dall’ingegnere Orazio Santalucia come fabbricato per “case di abitazione”, nel 1927 diventò un Kursaal, un grande luogo di riunione e svago per turisti destinato a sala da ballo, grandi caffè e mondanità. Al piano terra e primo piano torneranno gli appuntamenti con cinema-teatro, grazie alla presenza della galleria e tre ordini di palchi laterali. In particolare, la sala cinema-teatro multiuso (circa 400 posti complessivi) presenterà un palcoscenico attrezzato con i sistemi tecnologici più moderni e una platea con sedute smontabili in automatico che consentono di ottenere uno spazio versatile, non unicamente legato alle funzioni dello spettacolo. Con accesso principale lungo i giardinetti di largo Adua, inserito in una caratteristica cornice verde oltre la quale è possibile scorgere il mare, e un accesso di servizio su via Cognetti, destinato alla logistica,

La Sala Giuseppina, spazio magnifico (circa 285 mq) impreziosito da affreschi e stucchi eseguiti dai fratelli torinesi Mario e Guido Prayer, noti artisti decoratori dell'epoca),  con il restauro è stata riportata al suo fasto originario, restituendole una armonia assai vicina a quella originale. Presenta un’ottima acustica e possibilità di allestimenti che consentono una versatilità di funzioni legate anche al mondo dell’arte. Offre, inoltre, due salette contigue destinabili a rappresentanza, locali utili per servizi di catering e ulteriori ambienti di servizio che si dislocano su un piano ammezzato, comprese due foresterie destinate agli artisti che torneranno a frequentare il Kursaal.

Varie dunque le possibilità di utilizzo quale spazio per concerti, danza, mostre, esposizioni varie, performances e meeting di lavoro, con possibilità di circa 200 posti. Non a caso, in passato fu utilizzata anche come sala prove per i balletti in scena al teatro Petruzzelli e, tra le altre, tornerà a svolgere questa funzione.

Al secondo piano si accede ad uno spazio roof-garden di circa 256 mq, con servizi annessi, progettato nel 1989 dall’architetto Paolo Portoghesi: spazio interessante, molto luminoso, con una vista mozzafiato sarà spazio espositivo, un luogo di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi, una spazialità astratta e avvolgente in cui suoni, odori, percezioni, odori si mischieranno per rivitalizzare sensi sopiti e stanchi. Infine, dal roof-garden sarà possibile accedere ad un ultimo livello costituito da due terrazzi calpestabili (circa 130 mq) che consentono di godere di una ulteriore e diversa vista sulla città e sul suo mare. IWC replica


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