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Puglia seconda nella classifica per i luoghi incontaminati

  • In BARI
  • ven 18 Giugno 2021
Puglia seconda nella classifica per i luoghi incontaminati

Legambiente e Tci premiano mare, entroterra e turismo pugliesi

BARI - Con il più alto numero di vele di Legambiente e Touring Club Italiano (Tci), la Puglia è seconda, insieme con la Toscana, per i luoghi caratterizzati da mare cristallino, natura curata e protetta in luoghi incontaminati e attenti alle esigenze ambientali con un’offerta turistica eccellente tra mare e collina per il territorio pugliese diviso in diverse zone comprensive di più Comuni. Dodici i comprensori turistici pugliesi a cui è stato consegnato il vessillo con il maggior numero di bandiere.

Nella Guida Blu “Il mare più bello 2021” ha confermato tra i comprensori turistici più belli e più a misura di un turismo all’insegna del rispetto dell’ambiente l’Alto Salento Ionico (Nardò-Gallipoli-Porto Cesareo-Racale) e l’Alto Salento Adriatico (Melendugno-Otranto-Vernole), mentre new entry sono le Isole Tremiti dove sventoleranno le bandiere a 5 vele per la prima volta.

Le Perle dell’Adriatico, note anche come isole Diomedee, hanno conquistato il vessillo grazie alla riserva marina compresa nel Parco nazionale del Gargano. Le tre isole che compongono il piccolo arcipelago sono caratterizzate da ambienti diversi seppur circondate tutte dallo stesso mare: San Domino è la più estesa e verde, San Nicola, che pur essendo la più piccola è quella che ospita l’unico centro abitato vero e proprio e la sede del Comune, infine Capraia è la più rocciosa e selvaggia delle tre ed è completamente disabitata. In tutte è possibile fare escursioni in bicicletta, vivere il mare e degustare i prodotti locali. Ad aver convinto i tecnici al riconoscimento è stato anche il fatto che le Isole Tremiti sono stati tra i primi Comuni ad aver adottato il plastic free ovvero senza contenitori di asporto in plastica, grazie ad un’ordinanza del sindaco del 2018.

Quattro le vele assegnate alla Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari (Polignano-Monopoli-Fasano-Ostuni-Carovigno), Basso Salento Adriatico (Castro-Andrano-Diso-Tricase-Santa Cesarea Terme), Gargano Sud (Vieste-Monte Sant’Angelo-Mattinata), Litorale Tarantino Orientale (Manduria-Maruggio-Pulsano) e Golfo di Taranto (Ginosa-Castellaneta). Tre le vele assegnate a: Gargano Nord (Chieuti-Ischitella-Peschici-Sannicandro Garganico-Lesina-Rodi Garganico-Vico del Gargano), Basso Salento Ionico (Salve-Ugento), Capo di Leuca (Patù-Castrignano del Capo- Gagliano del Capo), e Costa della Puglia Imperiale (Bisceglie-Margherita di Savoia-Barletta-Trani).

Tra queste località sono presenti oasi simbolo della biodiversità, luoghi in cui tuffarsi in un mare con sabbia, ciotoli o scoglio con acqua trasparente e colori che vanno dal verde al blu.

Per Ostuni e Polignano c’è stata la perdita di una vela in quanto nell’ultimo anno le Amministrazioni comunali hanno puntato ad autorizzazioni e concessioni di resort di lusso che vanno in controtendenza ad un turismo dolce e alla tutela del paesaggio ma a favore del consumo di suolo.

rolex replica Utili a comporre la graduatoria dei comprensori balneari e turistici riportati nella guida - 98 in totale sul territorio nazionale - sono stati i dati raccolti da Legambiente sulla gestione dei servizi da parte delle Amministrazioni locali e la qualità del territorio (presenza di aree protette marine o terrestri), integrando queste informazioni con le valutazioni espresse dai Circoli locali dell’Associazione e dall’equipaggio della Goletta Verde. Legambiente, nell’illustrare la guida dedicata al mare e all’entroterra rispettosi dell’ambiente, ha anche presentato la nuova guida “Lidi amici delle Tartarughe marine pensata per oinvolgere attivamente stabilimenti balneari, alberghi, villaggi e campeggi nella segnalazione di eventuali nidi di tartarughe marine e di ridurre, nel periodo della deposizione delle uova e della successiva schiusa, inquinamenti acustici e luminosi che possono mettere a rischio la nidificazione e la nascita delle tartarughine. Legambiente Puglia, per l’occasione, sta stipulando un protocollo di intesa con i Sindacati balneari per diffondere l’iniziativa sul territorio.


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