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- BARI
- dom 16 Aprile 2023
BARI -
Cinquanta pazienti, ma potrebbero essere di più se si tratta di un intero nucleo familiare, contagiati dal coranavirus vengono monitorati a distanza, attraverso un progetto sperimentale di telemedicina dell’Asl di Bari.
Le condizioni di salute di chi è stato colpito da covid saranno tenute sotto controllo attraverso l’impiego di dispositivi in grado di rilevare parametri vitali, quali saturazione dell’ossigeno nel sangue, temperatura, frequenza cardiaca e pressione, senza la necessità né di far spostare da casa i pazienti risultati positivi al covid né di dover far effettuare visite a domicilio. Visite e consulti medici avverranno in remoto, a Bari e in provincia, grazie ad un progetto dell’Asl Bari in collaborazione con la Protezione civile. In pratica il coordinamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) della Asl – dopo la dotazione degli ecografi portatili – ha potenziato l’assistenza domiciliare con l’impiego di dispositivi e medici.
Il monitoraggio – sempre seguito dal medico Usca in sinergia con la control room della Protezione civile - avviene attraverso un apparecchio fornito al paziente che, con l’aiuto di un operatore sanitario opportunamente formato, potrà interagire con il medico a distanza 24 ore su 24 per garantire supporti, interventi, cure e quant’altro in ogni momento. Il dispositivo contiene uno sfigmomanometro per misurare la pressione, un saturimetro e un termometro con bluetooth e può eventualmente effettuare anche un elettrocardiogramma a distanza.
“E’ fondamentale la collaborazione tra l’azienda sanitaria che si occupa di politiche sanitarie e la Protezione civile per l’organizzazione e la logistica – commenta Mario Lerario, coordinatore Protezione civile regionale – le nostre risorse sia umane che tecnologiche sono a disposizione per migliorare i servizi sanitari”.