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Al via la sperimentazione di telemedicina per pazienti covid positivi

  • In BARI
  • ven 07 Maggio 2021
Al via la sperimentazione di telemedicina per pazienti covid positivi

BARI - Cinquanta pazienti, ma potrebbero essere di più se si tratta di un intero nucleo familiare, contagiati dal coranavirus vengono monitorati a distanza, attraverso un progetto sperimentale di telemedicina dell’Asl di Bari.

Le condizioni di salute di chi è stato colpito da covid saranno tenute sotto controllo attraverso l’impiego di dispositivi in grado di rilevare parametri vitali, quali saturazione dell’ossigeno nel sangue, temperatura, frequenza cardiaca e pressione, senza la necessità né di far spostare da casa i pazienti risultati positivi al covid né di dover far effettuare visite a domicilio. Visite e consulti medici avverranno in remoto, a Bari e in provincia, grazie ad un progetto dell’Asl Bari in collaborazione con la Protezione civile. In pratica il coordinamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) della Asl  – dopo la dotazione degli ecografi portatili – ha potenziato l’assistenza domiciliare con l’impiego di dispositivi e medici.

Il monitoraggio – sempre seguito dal medico Usca in sinergia con la control room della Protezione civile - avviene attraverso un apparecchio fornito al paziente che, con l’aiuto di un operatore sanitario opportunamente formato, potrà interagire con il medico a distanza 24 ore su 24 per garantire supporti, interventi, cure e quant’altro in ogni momento. Il dispositivo contiene uno sfigmomanometro per misurare la pressione, un saturimetro e un termometro con bluetooth e può eventualmente effettuare anche un elettrocardiogramma a distanza.

“E’ fondamentale la collaborazione tra l’azienda sanitaria che si occupa di politiche sanitarie e la Protezione civile per l’organizzazione e la logistica – commenta Mario Lerario, coordinatore Protezione civile regionale – le nostre risorse sia umane che tecnologiche sono a disposizione per migliorare i servizi sanitari”.


I teleconsulti hanno una regolarità giornaliera di due interventi al giorno mentre le valutazioni dei parametri vengono eseguite quattro volte nell’arco della giornata. “E’ un’evoluzione della assistenza territoriale che impiega la tecnologia – dice il coordinatore delle Usca, Felice Spaccavento – la decisione di monitorare a distanza un soggetto positivo è sempre del medico che lo segue e con l’aiuto di un infermiere il paziente viene dotato dell’apparecchio che può essere usato anche per l’intero nucleo famigliare”.  

Si è iniziato con 50 dispositivi distribuiti tra nuclei familiari o singoli pazienti che potranno essere controllati e seguiti contemporaneamente. Il vantaggio della telemedicina è quello di entrare in contatto diretto con il paziente, osservare il suo stato di salute, la dinamica della respirazione e capire in tempo se è necessario un ricovero ospedaliero o al contrario se si può evitare l’ospedalizzazione. Da non sottovalutare anche il vantaggio di ridurre, da parte dei medici, al minimo il contatto con chi è positivo e ridurre quindi i rischi di contagio. fake rolex

“L’emergenza sanitaria ci ha insegnato a sfruttare al massimo il potere della tecnologia oggi messa al servizio della salute dei cittadini  – spiega il direttore generale dell’Asl, Antonio Sanguedolce – la telemedicina è un’opportunità in più per i pazienti Covid positivi che possono essere gestiti e controllati a casa in maniera costante potendo contare su un rapporto diretto con gli operatori”.


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