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Nuova tecnica per monitorare i malati colpiti da covid e le terapie

  • In BARI
  • sab 27 Marzo 2021
Nuova tecnica per monitorare i malati colpiti da covid e le terapie

Adottata nell'Ospedale della Murgia per i pazienti affetti da malattie immunologiche

ALTAMURA - Con un piccolo prelievo di sangue è possibile seguire l’evoluzione della terapia nei pazienti colpiti da covid-19 e dosare la terapia al fine di ottenere risultati migliori e diagnosi più precise. Si tratta, più nello specifico, di una tecnica diagnostica, che la Patologia Clinica dell’Ospedale di Altamura prevede per i pazienti che siano ricoverati o a casa e siano sottoposti a terapie immunologiche. La tecnica, la Citometria, è stata adottata dall’unità operativa di Patologia Clinica dell’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” ed è attualmente l’unico ospedale dell’Asl Bari ad utilizzarla. Si tratta della fenotipizzazione linfocitaria, un esame di grande importanza nella diagnosi delle malattie del sangue e del sistema immunitario, mediante Citometria a flusso.

«La Citometria - spiega il dottor Giovanni Dirienzo, responsabile della Patologia Clinica dell’Ospedale di Altamura – è una tecnica che consente lo studio delle cellule del sangue con l’utilizzo di anticorpi monoclonali, e rileva la presenza o l’assenza di specifici antigeni presenti sui globuli bianchi definendo l’immunofenotipo di base. Tali antigeni vengono denominati con la sigla Cd (Cluster of Designation) seguita da un numero basato su una convenzione internazionale per l’identificazione degli stessi».

Lo studio, eseguito su un semplice prelievo di sangue, permette di ottenere, attraverso l’identificazione di determinati antigeni, molteplici informazioni sulla valutazione dell’aggressività della malattia o la possibile risposta alle terapie.
«Questo esame – rimarca Dirienzo – è una tecnica in grado di scattare una “fotografia ad alta definizione” delle cellule del sangue, consentendo di giungere ad una diagnosi più precisa. Quanto migliori e particolareggiate saranno le informazioni messe a disposizione dei clinici, tanto più essi potranno calibrare e adeguare le terapie, con un evidente vantaggio in termini di risultati. Esiste, infatti, una stretta correlazione tra la gravità della malattia e la fenotipizzazione che noi studiamo. La Citometria di II livello è naturalmente a corredo di altre indagini, specifiche per i Covid, come l’interleuchina».

La Citometria può dunque offrire un valido strumento sia per monitorare l’evoluzione della patologia nei pazienti Covid ricoverati o a domicilio, sia per verificare il decorso dei pazienti sottoposti a terapie immunologiche (ad esempio i pazienti con malattia autoimmune, HIV ed altre). L’esame, infine, è di facile esecuzione: può essere effettuato anche ambulatorialmente e non richiede nessuna particolare preparazione.


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