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Una start up rivoluzionaria promossa dalla Regione, ideata da pugliesi

Una start up rivoluzionaria promossa dalla Regione, ideata da pugliesi

Quattro giovani si sono ispirati da uno studio di ricercatori asiatici per il recupero delle batterie al litio

FOGGIA - Riciclare le batterie al litio esauste e recuperarne i metalli preziosi impiegando gli scarti agroalimentari, quali le bucce di arancia, è necessario e doveroso ma soprattutto è il futuro secondo quattro giovani pugliesi che presto avvieranno una startup grazie al programma “Estrazione dei Talenti”, promosso dalla Regione Puglia attraverso Arti (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione). I quattro autori del progetto innovativo denominato “Arabat” e che vedrà coinvolte insieme l’associazione NemicoRe, che riunisce giovani laureati pugliesi, e Aforis, impresa sociale, sono Raffaele Nacchiero e Vincenzo Scarano entrambi di Foggia, Leonardo Renna di Fasano e Giovanni Miccolis di Noci.

L’idea vincente di tecnologia green consiste nella costituzione di un’impresa nel territorio pugliese dedicata al riciclo e al recupero delle batterie al litio attraverso l’impiego di scarti agroalimentari, il tutto basato su una pubblicazione scientifica della Nanyang Technological University (Ntu) di Singapore. Se nel 2014 i ricercatori asiatici hanno dimostrato che le batterie al litio sono recuperabili e ricaricabili riducendo i tempi da diverse ore a 5 minuti, nel 2020 gli stessi ricercatori hanno invece scoperto che è possibile recuperare i metalli tossici delle stesse batterie e ricaricarle con rifiuti agroalimentari, in particolare con le bucce d’arancia attraverso la cellulosa e l’acido citrico qui presenti che favoriscono il processo chimico-industriale di recupero, e trasformarli in metalli non più tossici e riciclabili.

L’idea dei giovani foggiani con la costituzione di un’azienda dedita al riciclo di queste batterie potrebbe portare a rivoluzionare l’attuale gestione dei rifiuti, passando attraverso l’economia circolare e, più in generale, il settore della sostenibilità. I problemi che si intendono risolvere con questa idea sono molteplici. Tra questi la gestione delle grandi quantità di batterie esauste, considerate a tutti gli effetti dei rifiuti pericolosi e il cui smaltimento rappresenta oggi un problema molto rilevante non solo per le sostanze chimiche coinvolte che possono inquinare l’ambiente ed essere nocive ma per la grande produzione e diffusione visto che vengono utilizzate soprattutto nei telefonini, nei computer e nei veicoli elettrici. Alle stesse batterie è legato il recupero dei metalli preziosi presenti nelle batterie al litio a fine vita che i quattro giovani pugliesi hanno pensato di rigenerare ispirandoli al progetto asiatico.

L’idea rappresenterebbe un unicum rivoluzionario per il territorio pugliese, ma pure in Italia e in gran parte d’Europa visto che non esistono attualmente impianti di trattamento per il riciclo delle pile al litio a fine vita. Sarebbe la prima azienda italiana del genere e sorgerebbe in Puglia. Tra l’altro consentirebbe di riciclare rifiuti che avvelenerebbero l’ambiente e che invece così trattati verrebbero recuperati e trasformati per poter essere riutilizzati, il tutto a minor costo di quanto avvenga oggi.

Con Estrazione dei Talenti, la Regione Puglia, attraverso Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, finanzia percorsi personalizzati di accompagnamento e accelerazione rivolti a Team di aspiranti imprenditori innovativi nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione indicate dalla Strategia regionale per la Ricerca e l’Innovazione. Il programma fornisce, ai progetti più validi tra quelli candidati, il supporto tecnico delle cosiddette “Factory”, raggruppamenti di soggetti pubblici e privati che trasferiranno competenze e know-how ai Team vincitori.

Il Team di Arabat ha scelto StartMan come Factory di riferimento per la manifattura sostenibile. Di essa Aforis è nodo di servizi per la provincia di Foggia e, grazie al relativo network, ne è nato un sodalizio che si appresta a elaborare lo sviluppo dell’Idea di Business. Sono previste sessioni comuni e dedicate di accompagnamento con erogazione di servizi di tutorship, mentorship, fundraising e business case, da parte di soggetti aderenti alla stessa Factory.


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