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L'Ue certifica cinque province pugliesi indenni dalla brucellosi

  • In BARI
  • gio 18 Marzo 2021
L'Ue certifica cinque province pugliesi indenni dalla brucellosi

Una notizia più che positiva per la zootecnia pugliese, importante settore economico

BARI - La Puglia è regione indenne da brucellosi, la malattia bovina, ovi-caprina e bufalina che colpisce gli animali ma, tramite i derivati del latte, può trasmettersi all'uomo causando aborto, sterilità e sintomi influenzali, e in casi più rari pure la morte. Tutto questo non è più un pericolo. Non solo l’intero territorio pugliese è indenne da alcuni anni ma ora l’intera Puglia può vantare la certificazione sanitaria dell’Unione europea che riconosce di essere “regione indenne da brucellosi”. Questo significa che i prodotti alimentari saranno ancora più sicuri di quanto non lo fossero già.

La notizia arriva a più di dieci giorni della decisione della Commissione europea che il 2 marzo 2021 ha certificato lo status di “ufficialmente indenne da brucellosi” per le province pugliesi con le seguenti specifiche: Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto per la brucellosi ovi-caprina; Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce per la malattia bovina e bufalina, che si aggiungono a Brindisi già indenne dal 2014. Si tratta di una vittoria non da poco visto che la brucellosi, causata da sei diverse specie di batteri può contagiare non solo allevatori o chi lavora nei mattatoi attraverso ferite, ma pure la popolazione se il latte di animali infetti non è pastorizzato o sei i formaggi sono stagionati per meno di 72 giorni e preparati con latte infetto. Tutti gli allevamenti sono stati sottoposti dal 1990, anno del boom di infezioni, a controlli sino ad arrivare agli ultimi 5 anni quando il 99,8% degli allevamenti di una provincia (come da d.lgs 196/99 e direttiva 97/12/CE) risulta negativo alle analisi.

“Con la certificazione sanitaria che l’Unione europea avremo più sicurezza alimentare e daremo più valore ai nostri allevamenti – ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco – La brucellosi è una malattia di origine batterica, molto diffusa a livello mondiale, che colpisce gli animali ma, tramite gli alimenti soprattutto derivati dal latte, può trasmettersi all'uomo. “Questa certificazione arriva dopo il susseguirsi di ordinanze del Ministero della salute e del presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, che hanno via via disposto controlli periodici della popolazione animale ed eventuale eliminazione degli animali positivi, riducendo in modo drastico sia le infezioni negli allevamenti sia i numeri registrati tra casi umani. L'obiettivo finale è il riconoscimento di regione ufficialmente indenne, status che valorizza il patrimonio zootecnico del territorio e le sue filiere produttive, agevola gli scambi di animali vivi, carne e prodotti a base di latte, a livello europeo ed extraeuropeo”.

La notizia è importante sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista dell’economia visto che la zootecnia è ancora importante settore che dà lavoro e porta investimenti. Il patrimonio zootecnico pugliese conta 4.070 allevamenti bovini e 71 allevamenti bufalini con un numero di capi rispettivamente di 178.365 e 11.942. La popolazione bovina è concentrata maggiormente nelle province di Bari e Taranto rispetto alle province di Foggia, Lecce e Brindisi. Per quanto riguarda il patrimonio ovino-caprino risultano 4.173 allevamenti con 215.414 ovini e 59.848 caprini, concentrati prevalentemente nelle province di Foggia e Bari.


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