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Un film ispirato e girato in Puglia alla Mostra del Cinema di Venezia

  • In BARI
  • sab 29 Agosto 2020
Un film ispirato e girato in Puglia alla Mostra del Cinema di Venezia

Con il sostegno di Apulia Film Commission e Regione Puglia

BARI - Apulia Film Commission e Regione Puglia saranno presenti alla 77ª Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre 2020, con il film “Spaccapietre” diretto dai fratelli gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio. Il film sarà in concorso alle “Giornate degli Autori”, sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia 2020.

Girato in Puglia per 5 settimane tra Bari, Spinazzola (Bat) e Pulsano (Taranto), il film è prodotto da Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures con Rai Cinema, in coproduzione con la francese Shellac Sud, con il contributo del MiBac. “Spaccapietre” è stato realizzato con il contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia (210.758 euro) a valere su risorse del POR Puglia 2014/2020 e con il sostegno di Apulia Film Commission.

Protagonista della vicenda è l’attore Salvatore Esposito, noto per il ruolo di Gennaro “Genny” Savastano nella serie televisiva “Gomorra”, insieme con Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.

Il film racconta la vicenda di Giuseppe, disoccupato a seguito di un incidente mentre lavorava come spaccapietre per cui porta un occhio finto, resta sconvolto dall’improvvisa morte sul lavoro della moglie Angela a seguito di un malore nei campi, e promette a suo figlio Antò che un giorno gli restituirà sua madre. Partendo da questa promessa surreale, inizia il lungo viaggio di Giuseppe e Antò che ripercorrono insieme le strade e i luoghi dove Angela lavorava come bracciante a chiamata giornaliera. I due entrano così in contatto con un microcosmo violento e senza regole, dove Giuseppe sarà chiamato a fare scelte impreviste e molto dure pur di mantenere la parola data.

E’ ispirato al duro mondo agricolo, allo sfruttamento della manodopera, in particolare delle donne e degli immigrati, e alle difficoltà di chi è in cerca di lavoro. La vicenda al centro del film prende spunto dalla morte della bracciante pugliese Paola Clemente, morta ad Andria nel 2015.

Un dolore che nella famiglia dei due registi è stato provato nel 1958 con la morte della nonna paterna, mai conosciuta, ed il cui marito era proprio uno spaccapietre finché non arrivo a Torino. Un film d’amore paterno in cui sono affrontati più temi ed emozioni.

Per Apulia Film Commission non è la prima partecipazione al concorso di Venezia, tanto che nel 2018 ha vinto il premio come “Miglior Film” e il Premio Parimonio Culturale 2018 nella sezione “MigrArti” – La Cultura che unisce, con “Il mondiale in piazza del regista bitontino Vito Palmieri.


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