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Gli esperti del Bambin Gesù in teleconsulto con il Pediatrico di Bari

  • In BARI
  • sab 18 Luglio 2020
Gli esperti del Bambin Gesù in teleconsulto con il Pediatrico di Bari

Lo prevede un accordo tra il Policlinico-Giovanni XXIII di Bari e il pediatrico di Roma

BARI - L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari collaborerà con il Bambino Gesù di Roma per consulenze da remoto per diagnosi e quesiti clinici, trasferte di specialisti per interventi in casi di elevata complessità, collaborazione nella ricerca scientifica, definizione di percorsi assistenziali integrati e formazione medico-infermieristica. Il tutto avverrà attraverso progetti di telemedicina, percorsi di formazione e programmi di ricerca scientifica come previsto in un accordo sottoscritto dal Policlinico di Bari e Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Le consulenze e gli interventi degli specialisti dell’istituto romano saranno previsti per casi di elevata complessità. A firmare la convenzione, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, sono stati il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria barese, Giovanni Migliore, e la presidente del consiglio di amministrazione dell’istituto scientifico con sede a Roma, Mariella Enoc.

L’obiettivo del protocollo è quello di sviluppare a Bari un polo di alta specializzazione di assistenza pediatrica e ridurre la mobilità passiva dalla Puglia. Al Bambino Gesù ogni anno vengono indirizzati oltre 3mila ricoveri provenienti dalla Puglia (nel 2018 sono stati 3.226) e il polo romano rappresenta il primo ospedale italiano di destinazione dei pazienti pugliesi. Il valore tariffario dei ricoveri in mobilità passiva dalla Puglia al Bambino Gesù è di 9,9 milioni di euro e l’attività relativa alla cardiochirurgia pediatrica costa 1,9 milioni di euro: cifre che, attraverso questa convenzione, potranno essere notevolmente ridotte.

I bambini affetti da gravi patologie che necessitano interventi ad alta complessità, dunque, non saranno più costretti a dover affrontare trasferte per le cure, con i rischi clinici, i costi e i disagi che ne conseguono, ma potranno essere assistiti e operati nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dai migliori chirurghi del principale centro di riferimento italiano ed europeo per la cura pediatrica, Bambino Gesù. Gli specialisti romani, infatti, affiancheranno i professionisti baresi nella cura dei casi più complessi, con particolare riferimento alle discipline di cardiologia, anestesia e cardiochirurgia pediatrica: lo faranno sia a distanza attraverso formule di telemedicina, sia in loco intervenendo direttamente nei reparti baresi.

L’ospedale romano rappresenta, infatti, il centro d’eccellenza per diagnosi complesse e malattie rare della età pediatrica e accoglie bambini provenienti da ogni parte del mondo;  in virtù delle sue dimensioni e della complessità della casistica nonché delle attività di ricerca, rappresenta il centro di assistenza pediatrica di maggior rilievo in Italia nonché uno dei principali centri di ricerca e cura pediatrica d’Europa. In particolare il dipartimento medico chirurgico di Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è in Italia uno dei maggiori centri cardiologici e cardiochirurgici pediatrici.

Tra le attività previste dalla convenzione ci sono:  l’individuazione degli specialisti e delle altre figure professionali che saranno di volta in volta ritenuti necessari per l’erogazione della prestazione specialistica in relazione al singolo caso concreto;  messa a disposizione di specialisti e delle altre figure professionali la cui attività, espletata o con formule di telemedicina o in loco, verrà concordata e programmata in base alle specifiche necessità cliniche che di volta in volta si potranno presentare, con particolare riguardo ai quesiti clinici di rilevante complessità e che richiedono elevate expertise; teleconsulto sistematico per piano diagnostico e chirurgico con specialisti; percorso protetto per patologie di massima complessità assistenziale, nel caso di pazienti con patologia multipla e complessa il cui trattamento non è possibile in Regione Puglia. Per tali pazienti viene garantito supporto sia telematico che in situ e presa in carico nell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù con percorso preferenziale protetto (tali pazienti potranno essere quelli candidati al trapianto di cuore);  un accesso settimanale all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII per la pianificazione ed effettuazione delle attività terapeutiche e chirurgiche dei pazienti presenti.

Il protocollo prevede di garantire, insieme con le cure d’eccellenza, anche l’ampliamento e il miglioramento della formazione medico-infermieristica in ambito intensivo, semintensivo, cardiologico e cardiodiagnostico. L’attività di formazione completa il protocollo di collaborazione firmato dai due ospedali.

I professionisti del Bambino Gesù, via telematica, seguiranno i bambini pugliesi a Bari senza sottoporre a viaggi stressanti e costosi bambini e genitori, consulti ed interventi per i piccoli pazienti contribuiranno ad aumentare la professionali dei medici e dei chirurghi del Pediatrico di via Amendola. Sarà così assicurata l’eccellenza della cura sul territorio, con un duplice vantaggio sia umano sia sociale. Mentre l’azienda ospedaliera barese ne guadagnerà economicamente.

L’accordo è importante anche per il sistema sanitario, perché esprime la capacità degli ospedali pediatrici di fare rete puntando sull’innovazione, la formazione e la ricerca. Il progetto svilupperà infatti la telemedicina sia per le consulenze nel campo dell’assistenza, sia per la formazione nel campo delle professioni sanitarie, in un contesto di grande e consolidata collaborazione tra i pediatri del Bambino Gesù e i pediatri della Regione Puglia.

Il Giovanni XXIII ha inoltre di recente inaugurato il nuovo laboratorio di analisi negli ambienti  che  ospitavano la vecchia  radiologia su una superficie totale di 320 metri quadrati. È presente un’area  destinata al  personale (circa 120 mq) dove trovano spazio la direzione, la stanza medici, gli spogliatoi,  le stanze dei tecnici e i depositi   ed un'area attigua  costituita da un grande ambiente open  space (circa 200 mq), dove  sono state  installate le apparecchiature di analisi di ultima generazione,  l'area  per  l'accettazione dei campioni da analizzare, la sala di  refertazione,  un vano di decontaminazione ed una cella frigo per la conservazione ottimale dei reagenti.  Tutti gli ambienti dispongono di aria condizionata e di illuminazione con tecnologia a Led.


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