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Le acque marine pugliesi promosse dall’Arpa con il lavoro del Crm

  • In BARI
  • gio 02 Luglio 2020
Le acque marine pugliesi promosse dall’Arpa con il lavoro del Crm

Nei nove mesi di istituzione il Centro Regionale Mare ha effettuato monitoraggi e controlli specifici

BARI - Il mare pugliese promosso in maniera eccellente dall’Arpa Puglia dopo la presentazione dei risultati delle attività svolte dal Centro Regionale Mare (Crm) istituito nove mesi fa. Quest’ultimo è un’unità operativa complessa di alto livello tecnico della stessa Arpa e realizza attività di controllo e tutela dell’ambiente marino sull’intero territorio regionale, attuando piani di monitoraggio secondo protocolli nazionali in ottemperanza a direttive della Comunità europea, nonché partecipando a progetti di studio e di ricerca con partner nazionali e internazionali.

Tra gli altri monitoraggi di cui si occupa l’Agenzia regionale prevenzione e ambiente (Arpa) in tema di inquinamento, non ci sono solo terra e aria, ma anche le acque ed in questo settore quello delle acque di balneazione ha anche un impatto su altri settori diversi da quello ambientale. Proprio con tale monitoraggio Arpa Puglia ha contribuito alla recente pubblicazione, da parte del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (Snpa), dei risultati relativi alla qualità delle acque di balneazione da cui risulta che la Puglia, insieme alla Sardegna, ha il miglior dato di tutto il territorio nazionale, con il 99,7% delle acque classificate in uno stato di qualità eccellente. Il mare pugliese dunque, con il suo capitale naturale e le sue caratteristiche qualitative, rappresenta una ricchezza per la nostra regione anche in termini di attrattività turistica e sviluppo economico.

“La Puglia – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - ha istituito il Centro Regionale Mare. Tecnici dell’Arpa, non si occupano solo dell’aria, della terra e delle altre condizioni ambientali, ma anche del mare. Il risultato complessivo dell’attività sul mare della Regione Puglia è che siamo la prima regione italiana per qualità delle acque insieme alla Sardegna. Noi però siamo nell’Adriatico, un mare chiuso, e avere raggiunto questo risultato significa avere investito moltissimo danaro ed energie sulla depurazione delle acque, in generale sulla bonifica di tutti gli impianti di depurazione, anche aziendali. E per questo devo ringraziare Acquedotto Pugliese, Arpa e tutte le aziende pugliesi che, consapevoli dell’importanza del mare, hanno fatto in modo che noi raggiungessimo questo risultato, primi in Italia grazie anche ai controlli dell’Arpa e del Centro Regionale Mare”.

Tanti i progetti voluti dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea, e realizzati dall’Arpa e ora dal Crm quali “Fishing for litter” per il recupero della plastica in mare e “Plastic free” per il non utilizzo della plastica nei lidi. La nostra regione, con quasi mille chilometri di costa è stata premiata per il mare migliore d’Italia per le acque di balneazione, con qualità eccellente. E per il quale ha contribuito il più recente Polo dedicato, il Crm, che garantisce in modalità sistematica le attività di controllo e di analisi del mare. Un lavoro in parallelo dove più enti sono coinvolti dalla Regione all’Arpa Puglia con il direttore generale Vito Bruno e il direttore scientifico Vincenzo Campanaro, e il Crm diretto da Nicola Ungaro.

Il Centro Regionale Mare di Arpa Puglia tutela l’ambiente marino e le coste attraverso il monitoraggio, il controllo e la tutela delle acque e degli ecosistemi marini che rivestono un’importanza cruciale per la gestione sostenibile dell’ambiente per estensione (terza in Italia dopo Sicilia e Sardegna) e per vocazione del territorio nel settor socio-economico. Inaugurato il 7 ottobre 2019, il Crm ha sede nello stabile ex B.P.M. di Bari, già stazione marittima ferroviaria, in corso Vittorio Veneto n. 11. La struttura è demaniale e si trova all’interno del porto di Bari, inutilizzata per circa 10 anni, e ceduta per l’utilizzo ad Arpa Puglia grazie anche alla disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e della Capitaneria di Porto – Direzione Marittima di Bari.

Tra i vari e diversi compiti del Crm ci sono anche quelli che prevedono attività da svolgersi in

immersione subacquea, per le quali la struttura è dotata di specifici ambienti e attrezzature. Le attività comprendono il monitoraggio dei corpi idrici superficiali marino-costieri e di transizione per definire un quadro generale dello stato ecologico e chimico delle acque all’interno di ciascun bacino idrografico, ivi comprese le acque marino-costiere, al fine di classificarne la qualità ambientale; il monitoraggio delle acque marino-costiere e di transizione destinate alla vita dei molluschi al fine di valutare l’idoneità delle acque superficiali ad ospitare banchi di molluschi nel rispetto di determinate caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche. Diciannove le aree destinate alla vita dei molluschi, nelle acque marino-costiere e di transizione pugliesi, dislocate in 17 distinti corpi idrici superficiali. Le aree sono monitorate da Arpa Puglia in 26 punti, effettuando campionamenti e misure in campo e in laboratorio, con frequenza mensile, trimestrale o semestrale per valutare sia la qualità delle acque che quelle dei molluschi.

Altra attività del Crm è quella di monitorare le acque marino-costiere e di transizione per valutare l’idoneità delle acque superficiali alla balneazione. In particolare vengono effettuati monitoraggi per il controllo dei parametri microbiologici, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, indicatori di inquinamento di origine antropica (fecale), in tutto sono 676 punti sull’intera costa regionale, corrispondenti ad altrettante acque di balneazione, per i quali l’Agenzia, con frequenza mensile nel periodo aprile-settembre, campiona le acque ed effettua le analisi microbiologiche per valutare l’idoneità allo specifico uso nonché per definire lo stato di qualità.

Non mancano le collaborazioni con le Forze dell’Ordine sia per quelle tipiche di istituto, sia per altre di monitoraggio di indagine e/o per attività di controllo. Per quelle tipiche di istituto si può fare l’esempio della collaborazione con il Roan della Guardia di Finanza, che supporta le attività di Arpa Puglia in mare mettendo a disposizione i propri mezzi nautici. Per quelle invece di monitoraggio di indagine e/o per attività di controllo, la collaborazione attiva con le Capitanerie di Porto – Direzione Marittima, riguarda le criticità ambientali.

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